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L'ultimo consiglio comunale del 2007
I morti sul lavoro.
Alfredo Vigaṇ


L'ultimo consiglio prima di Natale comincia purtroppo con la commemorazione dei morti sul lavoro a Torino. Un gravissimo lutto che si aggiunge ai tanti morti o menomati sul lavoro per la insufficienza di adempimenti per la sicurezza. La tragica conseguenza di eventi sul lavoro è quasi sempre dovuta al non rispetto e tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, pur essendo dotati di leggi adeguate che non vengono rispettate.
Troppo inadeguati i controlli e anche i deterrenti per chi non rispetta la legge. Dal loro insediamento le più alte cariche dello Stato hanno invitato tutti ad affrontare con assoluta determinazione la situazione che vede troppi morti sui luoghi di lavoro. Si sottolinea anche il fatto, da parte della minoranza, che il Comune deve dare il buon esempio nell'assegnazione degli appalti e nella verifica durante il corso dei lavori.
La serata assume particolare importanza per il problema del posizionamento di nuove antenne di telefonia mobile (per i telefonini per intenderci) dato che si interpella su un'antenna brutalmente posta sulla cortina di edifici storico-testimoniali di via Enrico da Monza a ridosso della scuola primaria di via Raiberti. Posta o meglio iniziata, visto che poi anche per le proteste è stata sospesa, a tutt'oggi priva di autorizzazione e sulla quale l'attuale amministrazione si è comportata male soggiacendo ai pareri e alle pressioni dell'operatore (che non è neppure un concessionario del servizio) e arrivando solo, dopo il dibattito in consiglio, a intimare la sospensione dei lavori stessi perché irregolari. Si è arrivati al colmo che lo stesso sindaco in quota Lega si trinceri dietro l'ovvietà del prevalere della legge statale romana sulla regolamentazione comunale dando interpretazioni non certo a tutela della popolazione che ha il diritto di applicare il principio della “massima precauzione” in questi casi.
L'altro caso: la richiesta di deroga per due antenne all'Autodromo. Deroga perché il regolamento ammette la possibilità che solo col parere del consiglio e per motivate ragioni si possa derogare tutto o in parte dal regolamento stesso. Anche in questo caso si è dovuto rimandare il tutto dato che l'amministrazione sapeva e non sapeva (sic!) che le antenne sono state già messe in opera (secondo i bene informati almeno dai giorni del gran premio). Gli stessi consiglieri di maggioranza sono stati sorpresi dai chiarimenti portati dalla minoranza e si è rimandato il tutto. Anche in questo caso si tratterebbe di sanare un abuso e non di una deroga.
Resta inoltre l'amarezza di constatare la poca trasparenza e disonestà politica della giunta che di fronte a interventi in consiglio per chiarire il confronto sui destini del Parco e della Villa, si sottrae al dibattito per poi, dopo qualche giorno, attuare decisioni preordinate, sottomesse ad altri, prese all'oscuro, defraudando il consiglio da un corretto confronto negli interessi della città tutta. Gli stessi consiglieri di maggioranza sono stati trattati come burattini.
Resta anche la necessità di rispondere a interpellanze lecite e che coinvolgono la gestione di appalti in corso dove alcuni comportamenti e atti appaiono discutibili così come altre dove i ritardi di risposta della giunta appaiono come “sprezzo” per il ruolo del consiglio e su questo sono vani i richiami al presidente che non sembra neppure accorgersene, sottraendosi al suo doveroso ruolo. E ancora per le nomine in enti e aziende a partecipazione pubblica dove, come sottolineato anche da consiglieri di maggioranza, nulla viene detto dei curriculum degli interessati.
Da segnalare anche la richiesta dei consiglieri della Lega di allinearsi alla decisione di altri sindaci di negare la residenza a seconda del censo o capacità di reddito stabile. Chissà che magari anche qualche evasore totale possa perdere la residenza e trovarla nei paradisi fiscali!
Di questo, come delle antenne e delle concessioni nel parco e del destino della Villa, crediamo se ne parlerà ancora nelle prossime sedute del consiglio.

Alfredo Viganò

La cronaca completa della seduta del consiglio su LINEA DIRETTA


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  31 dicembre 2007